Believe in me, please...

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•» VaLeRiNa
view post Posted on 22/10/2008, 21:06




ok è la mia prima ff ç_ç è orrida ma la posto per avere qualche parere. Ci tengo a sottolineare non è yaoi è_é sui giru in particolar modo non ce lo voglio >_>

beh posto il primo capitolo ç_ç




1.



Fu solo per un istante, ma la vidi, la lacrima calda che rigava il suo dolce viso mentre il suo sguardo incredulo e sofferente bruciava sul mio volto. Si girò e uscì dalla stanza senza dire una parola.
La sua voce non l’avrei più sentita.
“Ryo no…” Lo guardai in cerca di conforto ma si voltò scuotendo la testa e uscì seguito da Nii e ShuU che non osavano guardarmi.
“Forza muoviti!” la voce della guardia alle mie spalle suonava lontana e indifferente al dolore che mi lacerava il petto. Mi spinse verso la porta fino al corridoio, mi guardai intorno sperando vanamente per l’ultima volta.
Avrei voluto buttarmi a terra e piangere, finire tutte le lacrime che avevo in corpo… ma non aveva più senso, ormai mi lasciavo trascina da un fiume impetuoso che non potevo dominare.

La cella era vuota, fredda, grigia e senza vita. Sorrisi sarcasticamente. Quanto mi assomigliava in quel momento. Mi buttai sul letto rigido e caddi in un sonno senza sogni, troppo stanca per pensare come mi era solito fare la sera.
A svegliarmi fu lo strisciare del vassoio sul pavimento, mi alzai e afferrai la pagnotta di pane portandolo alla bocca e addentandolo con poca voglia. Non mangiai nient’altro quel giorno come quelli a seguire, non volevo morire, solo non avevo nessuna ragione per tentare di sopravvivere.
Passai notti insonni e pomeriggi a fissare il cielo senza vederlo veramente, riducendomi ogni giorno in uno stato sempre peggiore finché una sera non mi capitò di trovarmi davanti al mio riflesso.
Ero dimagrita in maniera paurosa, le occhiaie intorno agli occhi erano di un viola scuro quasi nero e facevano risaltare i miei occhi azzurri in maniera irreale, quasi inquietante; mi soffermai a guardare i capelli castani, non più morbidi e lucenti come un tempo ma un groviglio uniforme. Istintivamente portai una mano tra le ciocche nel tentativo di sbrogliarle.
Perché ti stai sistemando?
Fu in quel momento che finalmente scoppiai a piangere, lacrime di disperazione bagnavano il mio viso sporco e segnato, singhiozzavo e urlavo come una bambina alla quale è stato rubato il palloncino, avrei voluto piangere finché quel peso che gravava sul cuore non fosse scomparso ma il buio improvvisamente mi avvolse.

Sentii un tocco morbido sfiorarmi la guancia “Perché?…dimmi perché…” quella voce tremendamente familiare mi colpì come un pugno nello stomaco e il bip, che prima sentivo lento e regolare, aumentò di colpo.
Satoshi
La mano si scostò violentemente dal mio viso e io aprii gli occhi allarmata. Di fronte a me non c’era nessuno.
Stupida! Illusa!
“Mi dispiace…” Mi voltai incredula. Era lì? Probabilmente stavo impazzendo.
“…sono consapevole sia tutta colpa mia” guardava altrove “ti sei ridotta in uno stato pietoso…non ti ho lasciato il tempo di dirmi nulla, il fatto è che ero sconvolto, consapevole che non avrei dovuto mi sono fidato di te” abbassò lo sguardo un istante prima di posarlo su di me.
Restai a guardarlo senza batter ciglio per la paura che se avessi chiuso gli occhi sarebbe scomparso. Attendeva risposte, spiegazioni che, anche se gli avessi dato, non avrebbe accettato. Come poteva credere che il manager mi avesse incastrata perché “contaminavo un gruppo che avrebbe sfondato”?
“Ho capito…” lo vidi abbassare la testa e chiudere gli occhi come per cacciare lontano qualcosa di doloroso “Addio Makoto” detto questo si voltò e fece per uscire.
“NO!” mi alzai dal letto lanciandomi verso di lui, inciampai nelle lenzuola a caddi a terra finendo aggrappata alla sua felpa. La flebo cadde a terra, sentii gli aghi tirare nelle braccia ma non fu per quello che le lacrime iniziarono nuovamente scorrere “no…ti prego…non andartene ancora”.
Satoshi restò a guardarmi. Il suo sguardo mi distruggeva, soffriva si vedeva, ed era tutta colpa mia, non avevo saputo proteggerlo, non avevo voluto rinunciare a lui prima che fosse troppo tardi. Ero un’egoista.
“ S-scusa” dissi tra i singhiozzi “m-mi dispiace da morire”.
Si chinò delicatamente, mi prese il volto tra le mani e posò le sue labbra sulle mie.
Perché, perché nulla può tornare come prima?
Allontanò dolcemente il mio viso dal suo restando comunque a pochi centimetri da me
“non sai quanto…” continuai ma lui mi interruppe
“Voglio che prometti: mi spiegherai, sono pronto ad ascoltarti. Per tutto quello che possano dirmi gli altri io mi fidavo di te e non posso credere di averlo fatto per nulla” appoggiò la sua fronte contro la mia e socchiuse gli occhi.
“Prometti” bisbigliò
“…promesso” chiusi gli occhi e sopirai come a soffiar via un peso enorme abbandonandomi tra le braccia di Satoshi in un sonno senza sogni.
 
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Archangel Reliel
view post Posted on 22/10/2008, 21:16




ç_ç nipote, già te lo dissi quando l'ho letta: mi intriga davvero tanto, per questo muoviti che voglio sapere il seguito è_é
 
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~aeth.
view post Posted on 22/10/2008, 23:32




Prima che mi linciano se scrivo la frase che ho pensato, ti dico che sei una stupida. Ecco.
Differentemente da ciò che credi, questa storia NON è brutta. Non fa schifo nè altro.
In primis, è scritta bene, è scorrevole e piacevole da leggere. Quindi, dal punto di vista grammaticale e sintattico non hai nulla di cui scusarti.
Passando al lato personale, nipote, la storia è bella! E' il primo capitolo, so che non posso espormi più di tanto, ma promette bene per non dire benissimo!
Mutti me ne aveva già parlato e io non vedevo l'ora di leggerla, ora che ce l'ho sotto mano, bih, non posso far altro che complimentarmi con te! °°
Ora, però, voglio il seguito. Sono curiosa di sapere cos'è successo realmente. Dunque....MUOVITI! ♥
 
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~ F r e e s i a *
view post Posted on 23/10/2008, 00:34




Oh my gold ç_ç
Sembra davvero interessante *-*
Ma scrivi davvero bene cognaz! E se ridici che è orrenda ti *CENSORED*! u.u"

Seguito! è_è *faccina dell'ordine* ♥♥♥
 
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karyU
view post Posted on 23/10/2008, 14:02




donnaccia ti prendo a calci >_> voglio il seguito ç_ç son curiosa ç_ç
 
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•» VaLeRiNa
view post Posted on 23/10/2008, 17:51




çOç oh grazie ragazze beh come prima ff...>_<
secondo me corro troppo, non resto ad analizzare bene i pensieri di tutti le espressioni...in più boh la storia mi sembra banale çOç
 
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•» VaLeRiNa
view post Posted on 23/10/2008, 18:34




2.



Una luce chiara che mi colpiva il viso mi svegliò. Sentivo riaffiorare nella mente i primi ricordi piacevoli da settimane.
“SATOSHI!” mi alzai di scatto ma lui non c’era. Seduto davanti a me c’era ShuU che mi guardava evidentemente divertito. Arrossii violentemente.
“che ci fai qui?” guardai altrove fingendo il broncio.
“non ti preoccupare è andato un attimo a casa a cambiarsi” continuava a ridere
“mi spieghi cos’è che ti fa ridere così di buon gusto?” sbottai
“hai un aspetto davvero orribile!!”
Incrociai le braccia offesa e lo fissai indignata.
“E tu credi di essere bello eh?”
“Oh senza dubbio!!” sorrise beffardo.
“Mi dispiace…non sono neanche riuscito a guardarti in faccia, il fatto è che non me l’aspettavo” aveva abbassato lo sguardo e il lungo ciuffo nero gli era scivolato davanti al viso, non riuscivo più a vederlo negli occhi, ma dal modo in cui si rigirava una monetina tra le dita si capiva che era nervoso.
“…ShuU…”
“No, lasciami finire. Non volevo neanche spiegazioni ma Satoshi mi ha convinto a venire a trovarti ed effettivamente le tue condizioni mostrano un serio pentimento o…” non terminò la frase ma alzò lo sguardo e mi fissò a lungo come per capire cosa mi passasse per la testa, poi sospirò “ma ovviamente non è a me che devi dire qualcosa... ” sorrise e guardò verso la porta. Sulla soglia c’era lui.
“Beh allora vado! Visto?l’ho curata come un buon cane da guardia!” gli passò accanto e gli mise una mano sulla spalla “mi devi una cena!”
“scordatelo!” sorrise malizioso
“la prossima volta la lascio crepare!!”
“fai pure!”
“HEI!” gridai, ed entrambi scoppiarono a ridere. Quanto mi erano mancati i loro sorrisi, il peso che in quei giorni mi aveva quasi schiacciata si alleggeriva, la lacerazione profonda che avevo al petto si stava rimarginando. Assorta nei miei pensieri non mi ero accorta che Satoshi si era avvicinato e ora era a pochi centimetri dal mio viso, quando me ne resi conto sobbalzai e il bip alle mie spalle impazzì. Arrossii e abbassai lo sguardo imbarazzata scatenando in lui un’altra risata, rimasi a guardarlo di sottecchi finché non si mise a sedere dove poco prima c’era ShuU.
“Senti” sospirai “Ryo e Nii?...” non terminai la frase, aveva capito. Ci fu un attimo di silenzio, avevo subito toccato il tasto che sapevo dolente.
“Ryo è tranquillo potrebbe parlarti anche adesso ma Nii…” guardò in basso lasciando il resto in sospeso.
“Capisco…” Nii non aveva mai nutrito molta simpatia nei miei confronti, qualcosa di me lo infastidiva.
Restammo in silenzio per qualche istante, era arrivato il momento per le spiegazioni.
“Satoshi” dissi all’improvviso
“si?”
“ho promesso quindi ti racconterò tutto, ma non sono sicura che tu sarai disposto ad accettare la verità” annuì senza dire nulla aspettando che io iniziassi. Ci misi qualche istante, ora che avevo l’opportunità di difendermi non sapevo da dove iniziare nonostante avessi avuto un sacco di tempo per prepararmi.
“Io contamino il vostro gruppo” sorrisi sarcasticamente ma il mio sguardo tradiva quanto ancora quelle parole mi ferissero “o almeno è quello che ha detto il vostro manager” dalla sua espressione contenuta traspariva un briciolo di incredulità.
“il fatto è che mi era impossibile allontanarmi da voi…per quanto mi abbia avvertita di lasciarvi perdere non ne sono stata in grado, mi sono intestardita finché la situazione non mi è sfuggita di mano…”
“e per questo hai rubato 8000 yen? Per riparare la situazione o per portarti via un ricordo di noi?”
“e tu credi che se fossi stata io sarei restata lì così?? Non ho preso io quei soldi!! È st…….”
non volevo, non potevo dirglielo. Il manager gli era indispensabile io no. “Non so chi sia stato”
“BEH! I soldi li avevi tu e te ne stavi andando! Le carte in tavola mi pare siano chiare! Non capisco, stai solo tentando di scaricare la colpa su qualcun altro, perché non mi puoi dirmi le ragioni per cui l’hai fatto?? Non capisci? sono disposto a credere anche a una tua bugia…” l’ultima frase fu un sussurro impercettibile e fu quella che mi ferì maggiormente.
Sospirai. Ci avevo provato…avevo sperato, ma era ovvio che non poteva credermi e io non avevo intenzione di mentirgli, perché lo amavo.
“Non mi aspetto che tu mi creda e neanche che tu torni ad avere fiducia in me…” mi sporsi leggermente verso di lui ma spostò lo sguardo altrove “Ti ho detto la verità, questo per me è importante. Mi faceva male il fatto di non essermi potuta spiegare, di non avervi detto addio”
Riappoggiai la schiena sul cuscino del letto “non credo che ShuU dovrà fami ancora da cane da guardia” sorrisi amaramente mentre lasciavo che un silenzio opprimente ci avvolgesse finché non fui io a romperlo “Quello che mi chiedo è perché tu sia ancora qui, cosa aspetti che ti dica???” era una frase spregevole forse in fondo ero irritata perché non voleva darmi ascolto, perché era disposto a credere ad una bugia invece che alla verità, ma per quale motivo dovevo ferirlo? Dopo tutto quello che aveva passato a causa mia volevo ancora fargli del male?? Ero una persona orribile.
Si voltò a guardarmi per un istante interminabile poi si alzò ed uscì chiudendo dietro di sé la porta con violenza.
Appoggiai la testa sulle ginocchia abbandonandomi ad un lungo pianto silenzioso.
 
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Mana-chan
view post Posted on 23/10/2008, 19:37




ma che dici??? è proprio bella!!!
come scrivi bene pure tu!.. infatti anche a me sembra che la storia sia molto interessante!!.. benebene..
bravabrava!!! ^^
complimenti..
 
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~ F r e e s i a *
view post Posted on 30/10/2008, 17:55




Awwwww ç____ç

Non puoi mica finire il chappo così dannata è_è

Sbrigati a scrivere il resto! *grabba* ♥
 
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•» VaLeRiNa
view post Posted on 26/11/2008, 21:34




Nonna mi ha detto di correggere speriamo di aver corretto tutto çOç ecco il nuovo capitolo spero vi piaccia! qui conoscerete un pò meglio Ryo ^^

3.


“Posso?” un faccino felino sbucava dalla porta leggermente aperta. Alzai il viso a guardare Ryo che avanzava canticchiando nella stanza. Si fermò a guardarmi e sorrise “davvero brava!”
Lo guardai interrogativa “perché?”
“beh è da….non mi ricordo neanche quando, che non vedevo Satoshi così arrabbiato”
Abbassai lo sguardo afflitta
“oh no no, non fraintendere!! Non è proprio arrabbiato è…umm…come confuso, il non sapere cosa fare lo rende nervoso, non sai come sia divertente guardarlo mentre si tira i pugni in fronte” scoppiò a ridere perso nei suoi pensieri.
“Ryo, tu? non sei arrabbiato??”
Il suo sorriso si allargò “Tu non saresti in grado di rubare una caramella a un bambino Makoto! per questo mi incuriosisce, non mi spiego come tu abbia fatto!”
“infatti, non sono stata io…”
Scoppiò a ridere “Vedi!! Era troppo strano!! Su, sputa il rospo, chi è stato? Non mi dire che non lo sai!!”
“non posso…”
“si che puoi!! Daaaiiii prometto non lo dirò ad anima viva!! Ma me lo devi dire” suonava quasi come una minaccia.
Cedetti “giura che non influenzerà le tue scelte o azioni, soprattutto verso questa persona…”
“giuro!!” si mise a sedere e si avvicinò con la sedia, mentre i suoi occhi si riempivano di curiosità
“Manager” dissi tra i denti
“Che??”
Sospirai “il vostro manager”. Ecco l’avevo detto, ora anche lui si sarebbe arrabbiato e quella sua faccia da bimbo curioso sarebbe crollata.
“CHE FIGLIO DI PUT***A!!”
Lo guardai incredula. La sua espressione era concentrata nel trattenere la rabbia, fissava il vuoto, magari stava progettando vari modi per ucciderlo?
Si voltò di scatto “ma dico! Ok, ho sempre pensato fosse un emerito cretino, da quando è arrivato crede di avere il controllo e ci vieta di tutto! Ha anche minacciato di sequestrarmi la birra!! Ma ti rendi conto?? Mi sta proprio sulle palle!”
“ma…” tentai di dire qualcosa
“e i soldini ora dove sono?? Volevo regalare sto maledetto I-pod a Satoshi, quando lo abbiamo regalato a Nii l’ha menata fino alla morte!! Neanche fosse crollato il mondo! Quando ci si mette è proprio un vero rompiscatole, come quando…”
Lasciai continuasse a parlare, a raccontare buffi episodi di un passato lontano e felice, sembrava di riviverli uno dopo l’altro, sembrava che nulla fosse cambiato.
“ma che fai piangi?? Ok è un po’ triste come cosa che ShuU stesse morendo soffocato per un chicco di riso, ma mettersi a piangere mi pare esagerato!”
mi alzai e lo abbracciai “Grazie Ryo!” lo stinsi forte “grazie davvero”

“CRETINO!!!”L’urlo di ShuU alle nostre spalle ci fece sobbalzare “Satoshi è là fuori con dissidi interiori e tu te ne approfitti?? PORCO MANIACO DEPRAVATO!!”
Si allontanò da me allarmato “IO?? È lei che mi è saltata addosso!!”
“non ci credo neanche se mi paghi!!!”
“ma come ShuU, vecchio mio! Non ti fidi del piccolo Ryo?”
“vecchio?” lo guardò di sbieco
“ah capisco preferisci stangone”
“non sono io a essere alto, sei tu a essere tappo! Pidocchio!”
“offendimi pure, tanto sono maturo e responsabile, passerò sopra a questo inutile litigio infantile”
ShuU alzò il sopracciglio, si avvicinò verso di me bisbigliando ma in modo che Ryo sentisse benissimo “si atteggia da adulto per compensare l’altezza!”
Ryo non sapeva che dire, restava lì a guardarlo immusonito.
ShuU gli si avvicinò e gli diede un buffetto sulla testa “forza scemo andiamo! Il manager ha chiamato dicendo che abbiamo da fare”
Ryo si girò verso di me preoccupato, lo rassicurai sorridendo e bisbigliai hai promesso, così si arrese e uscì dalla stanza a testa bassa. ShuU si fermò sulla porta “ah Makoto…sei libera, il manager ha ritirato la denuncia, pensavo ti facesse piacere saperlo” sorrise ed uscì.
Libera…quindi ora avrei potuto lasciarli, sparire e fingere che tutto questo non fosse mai accaduto, dimenticare di averli incontrati. Beh, forse era proprio questo il suo intento…e allora? Ormai andava bene così…avevo già sbagliato a raccontare tutto a Ryo, non potevo più causare altri danni, altre ferite…
Scivolai fuori dalle lenzuola e mi diressi verso i miei effetti appoggiati su una poltroncina. Mi avvolsi nella sciarpa, misi il giaccone e le scarpe. Controllai che nello zainetto ci fosse ancora tutto e lo misi in spalla. Dovevo fare tutto in fretta, prima di poterci ripensare, perché il cuore che aveva iniziato a battere frenetico gridava fermati.
Il clack della serratura della porta risuonò nel corridoio buio e silenzioso. Scivolai fuori dalla stanza e mi voltai a guardarla. Era il posto che custodiva l’ultimo ricordo di loro.
Addio Ryo, ShuU…Nii
Addio Satoshi.
 
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Archangel Reliel
view post Posted on 27/11/2008, 11:15




çOç io ti ripeto che sei cattiva che interrompi sul più bello. cmq si, ora va bene ù_ù
 
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» Pika_Chan •
view post Posted on 29/11/2008, 19:49




arriva in ritardo...XD è bellissima vale scritta bene e tutto il resto te l'ho già detto non farti complessi e vai avanti perchè tutti vigliono sapere il continuo U_U
 
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*°Hiems°*
view post Posted on 12/12/2008, 00:32




wa che bella! mi intriga 'sta storia
sato innamorato di una che non è la tsuchiya, nii scettico e ryo... e ryo... ganzo ù.ù
è molto scorrevole e posta in mniera tale da catturare l'attenzione, non è affatto banale o scontata; lessico e sintassi sempre corretti e appropriati
wella, continua! m'hai messo curiosità
... lei non parte, verò???
 
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•» VaLeRiNa
view post Posted on 11/1/2009, 21:10




Questo capitolo non mi piace molto avrei voluto approfondirlo di più ma il pc ha deciso che deve fare capricci çOç

4.



Percorsi il corridoio con passo veloce e leggero fino all’atrio. Non c’era nessuno, l’infermiera di turno doveva essersi assentata. Spinsi la porta d’uscita e incontrai una strana resistenza, le mie scarpe in stoffa erano sprofondate in un morbido e freddo tappeto bianco.
-Neve!- alzai lo sguardo. Candidi fiocchi soffici come panna danzavano nel cielo ingrigito riportandomi alla mente ricordi felici

Piccole nuvolette uscivano dalle mie labbra a ritmo del mio respiro affannato, mentre i piedi sprofondavano veloci nella neve fresca. Scivolai e caddi a faccia a terra.
“PRESA!!” sentii Ryo afferrarmi e tirarmi su mentre mi bloccava le braccia dietro la schiena “Vai è il momento colpiscila!” mi voltò verso Nii che aveva in mano una palla di neve, lo guardai supplichevole scuotendo violentemente la testa ma lui scoppiò a ridere.
“Penso che non ce ne sia bisogno! di neve in faccia ne ha già abbastanza!!”
Ryo si sporse a guardarmi è iniziò a ridere anche lui
“Effettivamente” mi lasciò andare, ma prima che potessi tirare un sospiro di sollievo una palla gelida mi colpì sulla guancia
“Porc…NII!!”
“non sono stato io!!”
Alzai lo sguardo furibonda e vidi Satoshi, affianco a Nii, che tentava di non ridere
“sei un idiota!!” gli corsi addosso facendolo cadere, ed entrambi sprofondammo nel manto bianco che ricopriva il prato.


Sorrisi amaramente e mi richiusi la porta alle spalle. Scesi i gradini aggrappata alla ringhiera per paura di scivolare. Mi guardai intorno, non c’era anima viva a parte un uomo seduto su una panchina nel parchetto di fronte.
Attraversai la strada e mi diressi lungo una stradina fra gli alberi.
“Da chi fuggi?”
Il mio corpo si immobilizzò. A parlare era stato l’uomo seduto sulla panchina.
“da-da nessuno…” bisbigliai
“certo certo...siediti qui cara”
Mi voltai, era un signore anziano. Spostò un po’ di neve dalla panchina e mi fece cenno di sedermi
“non posso mi dispiace, sono di fretta…”
“dove sei diretta?”
Non dissi nulla. Dove stavo andando? Lontano?
“non è bene vagare alla cieca senza sapere quale via percorrere, si rischia di andare a sbattere da qualche parte” disse l’anziano sorridendo benevolo.
Abbassai lo sguardo.
Che vecchietto perspicace.
“e lei non ha una via da percorrere?”
“io mi sto riposando, sono fermo a riflettere” sorrise nuovamente “sicura di non volerti sedere un po’ qui con me?”
Rimasi in silenzio a guardare l’anziano signore che ora aveva un’espressione seria.
“non posso…” mi voltai e iniziai a camminare a passo lento. Tornai a guardare la panchina dove ancora seduto il signore mi guardava con volto severo. “Grazie comunque…arrivederci!”
Proseguii per il vialetto, il mio passo accelerava sempre più finché non mi ritrovai a correre. Fuggivo, era la cosa che mi era sempre riuscita meglio…
Voltai l’anglo e per poco non andai a sbattere contro due persone ferme a parlare.
Il mio sguardo ne incrociò uno maledettamente familiare.
"Nii..."
 
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Archangel Reliel
view post Posted on 12/1/2009, 19:04




Nii, maledetto surrogato d'uomo, che cosa combinerà? Nipuzzola, scrivi èOé
 
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27 replies since 22/10/2008, 21:06   364 views
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