Premetto che io non ho mai scritto nulla di tutto ciò perchè non ne sono capace, quindi mi scuso prima se ci dovessero errori di ortografia o cosa.
Buona lettura, anche se non ha un senso logico per chi legge U_U/
~Nobody~
Cercai di aprire gli occhi ma mi era impossibile, le palpebre erano troppo pesanti, feci un piccolo sforzo e finalmente riuscì a spalancarle, era tutto buio, neanche un piccolo filo di luce, un piccolo spiraglio luminoso, niente.
Mi alzai ma caddi subito a terra, le mie gambe deboli non riuscivano a sostenere il peso del corpo, era da troppo tempo che stavo rannicchiata lì, ferma nello stesso punto. Ci riprovai, feci un paio di passi insicuri, riiniziai a barcollare, cercai un aggrappo ma intorno a me non c’era niente, ero circondata dal vuoto.
Camminai per non so quanto tempo fino a che non sentì un rumore di vetri infranti e un devastante bruciore che mi pervase il corpo.
Caddi di nuovo a terra e appoggiando le mani al suolo lo sentì umido e scivoloso. Non capivo, ero spaventata il buio mi circondava e volevo solo capire che cosa stesse accadendo.
Una luce abbagliante mi accecò e istintivamente chiusi gli occhi doloranti. Ora che avevo la luce non riuscivo a tenere gli occhi aperti, li socchiusi per farli abituare a quella luce abbagliante, guardai il suolo e capì cos’era la sostanza scivolosa sotto di me. Sangue.
Il pavimento era un miscuglio di cristalli rotti e sangue, il mio corpo era ricoperto di tagli.
Me ne dovevo andare la vista di tutto quel sangue mi disgustava.
Cercai di rialzarmi e con le gambe tremolanti mi diressi in un punto indefinito, la stanza che fino a poco prima era completamente buia si era trasformata in una stanza bianca, non capivo neanche se avesse delle pareti, se avesse un inizio o una fine.
Mi guardai indietro e vidi che avevo lasciato un piccolo sentiero color rosso vermiglio che andava mano a mano svanendo.
Andai avanti a camminare sperando di arrivare da qualche parte, di trovare qualcosa o qualcuno, ma niente.
Ad un certo punto udì un suono flebile. Cercai di capire da dove venisse ed aumenti il passo.
Avevo camminato tanto da perdere la cognizione del tempo, quelli che saranno stati minuti mi sembravano ore interminabili.
Ed eccolo di nuovo quel suono, ora più forte.
Non era un semplice suono, era una melodia, una melodia accompagnata da una voce dolce e calda.
Mi guardai in giro alla disperata ricerca di un qualcosa, un qualsiasi cosa.
Quella melodia si fece sempre più vicina, fu proprio in quel momento che lo vidi.
Vidi un puntino nero.
Cercai di raggiungerlo, iniziai a correre.
Correvo ma quel puntino nero restava immutato.
Allungai le mani invano.
Inciampai.
Quando alzai lo sguardo quel puntino non c’era più.
Una lacrima calda mi scese percorrendo i lineamenti del mio viso.
“Non lasciarmi sola, ti prego, non di nuovo”
E ritornai in quel mondo buio rannicchiandomi su me stessa.
