| Cassis |
| | Ho scritto questa fic stanotte, così di getto...non so se vi piacerà ma spero di si, mi faceva piacere condividerla con voi! Il protagonista principale è il mio vocalist del cuore, Mao dei SID (che qui ho chiamato Nyan... è uno dei suoi soprannomi, ormai per me è spontaneo chiamarlo affettuosamente Nyan anzichè Mao xD). Volevo farci entrare anche Satoshi ma poi la fic ha preso un'altra piega. Kiyo-san è Kiyoharu, amico del cuore e sensei di Mao. Shinji, Aki e Yuuya sono rispettivamente il chitarrista, bassista e batterista/percussionista dei SID. Le parti in corsivo sono i flashback, mentre le parti colorate sono pezzi tratti dal testo di "Could I have This Kiss Forever" di Enrique Iglesias e Whitney Houston. Se volete potete ascoltare direttamente la canzone leggendo questa mia bakata... non so se sono riuscita a trasmettere quello che volevo dire, mi sono resa conto che involontariamente tutte le mie OneShots sono a finale aperto, quindi a libera interpretazione... A voi la scelta xD BUONA LETTURA!!!
...My Love Is Your Love...
“Over and over I look in your eyes you are all I desire you have captured me I want to hold you I want to be close to you I never want to let go I wish that this night would never end I need to know” Non percorrevo queste strade da mesi ormai, quasi ho fatto fatica a riconoscerle. Forse sono stati gli alberi spogli ad ingannarmi, o forse è stata la neve che dolcemente ha ricoperto ogni cosa col suo splendido manto bianco.. Mi guardo attorno, quasi intimorito, cercando di trovare qualcosa di familiare, che possa infondermi quel calore che il mio cuore da tempo sembra aver dimenticato.. Il cielo si fa sempre più scuro e Tokyo sta vivendo gli ultimi attimi di frenesia quotidiana prima di lasciarsi cullare dalle note della notte... Non so cosa mi abbia portato qui, a dire la verità. Per mesi ho evitato di tornare in questo posto, quasi a voler allontanare da me dei ricordi di un amore che non tornerà più. Sulla mia destra un laghetto.. mi avvicino lentamente, quasi controvoglia. Ai miei piedi un piccolo sasso ricoperto di neve; lo raccolgo e lo osservo minuziosamente. Quante volte abbiamo raccolto sassi e li abbiamo gettati sul laghetto, cercando di contare i cerchi che lasciavano al loro passaggio! Ricordo ancora il sorriso che si dipingeva sulle tue labbra quando ti rendevi conto di aver lanciato il tuo sassolino molto più lontano del mio. "Hai visto Nyan? Stavolta ti ho battuto!" E scoppiavi a ridere di gusto. Io ti osservavo in silenzio, senza mai confessarti che facevo apposta a farti vincere perchè amavo vederti sorridere. Quante cose ti ho nascosto in questi anni. Mi sei stata vicina in ogni momento, pur sapendo che il nostro non poteva essere un amore "normale". Aspettavi la sera per poter stare con me, facevi finta di non conoscermi quando eravamo in pubblico.. E io ti guardavo da lontano mentre sul tuo viso si dipingeva quell'aria triste e sconsolata che ha caratterizzato gli ultimi giorni passati insieme. Ti guardavo da lontano senza fare nulla per cambiare le cose.. Un vento gelido mi riporta alla realtà. Tra le mani ho ancora il sassolino. Lo guardo in maniera distratta, forse indifferente e nella mia mente milioni di frammenti e di ricordi scorrono velocemente, lasciandomi uno strano brivido addosso. Sento il tuo profumo nell'aria. Mi volto di scatto, sperando in un certo senso di trovarti dietro di me, ma invano. Per un attimo mi sono lasciato avvolgere dai ricordi e dalle illusioni, che stupido. Perchè sono qui? Controllo l'orologio, è quasi l'ora di cena.. Involontariamente la mia attenzione si concentra sulla data.. il nostro primo bacio, cinque anni fa, proprio qui, davanti a questo lago.. Mi fa male la testa, sento gli occhi farsi sempre più pesanti, le lacrime cominciano a scendere lentamente.. sto piangendo. Finalmente mi libero del sassolino: lo lancio in acqua, con rabbia.. Per tutti questi mesi mi sono tenuto dentro ogni cosa, evitando di parlarne con gli altri per non appesantirli con i miei casini. Dovevo dare ascolto a Shinji: lui è molto paziente, voleva che mi liberassi di quel peso inutile che continuavo a portarmi dentro e che tuttora mi porto dentro... Solo adesso mi rendo conto che l'aria che Yuuya, Aki e Shinji respiravano era molto più pesante di quanto credessi.. Sono i miei compagni di band, sono i miei fratelli, e li ho fatti soffrire lo stesso. Nella tasca della mia giacca nera sento il telefono vibrare. E' Kiyo-san. Mi chiede dove sono e mi ricorda l'appuntamento che abbiamo tra un'ora. Le sue bambine hanno preparato una sorpresa per me, quindi stasera sono a cena da loro. Sono meravigliose e voglio loro un gran bene.. mi chiamano sempre "zio" e nonostante tutto riesco ancora ad imbarazzarmi quando loro mi corrono incontro urlando per tutta la casa "zio Nyan! zio Nyan!". Che posso farci, sono molto timido!
Ricordo ancora l'ultima volta che siamo usciti insieme. Una sera Kiyo-san passò a farmi visita insieme alle bambine. Quella sera ti avevo invitata a cena da me, ovviamente presa ad un ristorante qua vicino dato che sono una frana in cucina. Stavamo guardando la televisione e il campanello suonò. Andai ad aprire e le bambine mi saltarono addosso facendomi quasi cadere. Non ti sei alzata dal divano, sei rimasta seduta osservando la scena come disgustata. Non avevo prestato molta attenzione al tuo malumore, come sempre del resto. Ti sentivi trascurata, anche in quei pochi momenti che avevamo per noi. Mi rendo conto che non sono stato molto presente, e questo ho cominciato a capirlo troppo tardi. Ma i tuoi silenzi sono stati strazianti, come il tuo fingere costantemente che la situazione fosse in qualche modo sostenibile. Sai che non sono bravo a trovare le parole, che sono timido per natura, perchè non mi hai detto nulla? Perchè ti sei chiusa dentro te stessa accettando tutto questo? Quella sera la ricordo benissimo, non potrei mai dimenticare l'inizio della fine, la fine di un idillio cominciato per caso, consumato con avidità e finito in maniera quasi esasperata. Ricordo che le bambine non mi lasciavano respirare, volevano giocare con me, raccontarmi la loro giornata a scuola e tu ne eri gelosa, quasi fossero un ostacolo alla nostra storia. Parlavi con Kiyo-san, o meglio rispondevi svogliatamente alle sue domande, cercando di essere il più cortese possibile. “Ti senti bene Noriko-chan?” Eri strana, mi sentivo strano anche io. Qualche ora, poi se ne sono tornati a casa. Volevi che ti accompagnassi a casa. Rimasi quasi sorpreso da questa tua richiesta, ti fermavi sempre a dormire da me. Sei rimasta in silenzio per tutto il tragitto, forse aspettavi un mio gesto, una mia parola.. Invece sono rimasto in silenzio pure io, non volevo disturbare i tuoi pensieri..ma tu questo non lo hai mai capito, hai creduto fosse una mia ennesima mancanza nei tuoi confronti. Arrivati davanti a casa tua sei scesa di corsa dalla mia macchina, sbattendo lo sportello e entrando velocemente in casa. Mi sono attaccato al campanello disperatamente, non doveva finire così, volevo parlarti.. Ti sentivo piangere dall'altra parte della porta.. poi mi hai gridato di andarmene, che non ce la facevi più a sopportare le mie assenze, le mie mancate attenzioni, la mia freddezza.. mi hai gridato ancora una volta di andarmene ed io me ne sono andato, senza dire una parola.. Ho vagato tutta la notte senza una meta, avevo la mente completamente vuota, non riuscivo a pensare, a reagire, a ragionare in maniera razionale.. Al mattino mi sono ritrovato sul divano di casa mia, con gli abiti e la giacca ancora addosso, non so come ci sono finito. Ma solo allora ho capito cosa fosse successo poche ore prima... Da quasi un anno mi porto dentro tutto quanto, non riesco ad esprimere quello che provo, ho chiuso nel mio cuore tutti i miei sentimenti. Mi dispiace, non ti ho amata come credevi o come volevi. Io sono fatto così, riservato, timido, talvolta introverso, ma ti ho amata davvero, come so fare io e come sono costretto a fare... So che sei tornata a Fukuoka e che sei venuta al nostro concerto. Ti sei mescolata tra le tante: una volta eri l'unica, io cantavo solo per te, ma questo non te l'ho detto mai. Quante cose non ti ho detto mai? Tante, forse troppe...ma indietro non si può tornare. Dentro di me la rabbia rimane sempre: non riesco ad amare nessuna donna, ce ne sono tante che vanno e vengono, che io mi faccio solo per il gusto di soddisfare il mio desiderio, ce ne sono tante ma non ce n'è nessuna in particolare. Forse, nonostante sia quasi passato un anno, non mi sento ancora pronto per amare di nuovo. O forse non voglio sentirmi pronto, chi può dirlo... My love is your love, il mio amore sei ancora tu. Di nuovo il cellulare. Stavolta è Kojima-kun, il nostro manager. Mi ricorda che domattina registriamo il nuovo singolo e che dobbiamo essere in studio alle 8. Puntuali, mi raccomando. Ricordi...ricordi...ricordi... Stasera che sera, solo ricordi... “Moshi Moshi?” “Mao-kun dove sei? Ti stiamo aspettando! Ti sei forse dimenticato?” No. Non ho dimenticato. Could I hold you for for a lifetime Could I look into your eyes Could I have this night to share this night together Could I hold you close beside me Could I hold you for all time Could I could I have this kiss forever Could I could I have this kiss forever, forever Edited by Cassis - 19/10/2010, 19:00
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